FARE IL PANE E IL COMPANATICO
Salumi, formaggi di capra e di pecora, agnolotti con ripieno di brasato, paste condite con carni e verdure, risotto al Bonarda, alla salsiccia, allo zafferano, ai peperoni; arrosti, lessi e bolliti, cacciagione e torte, dalla Paradiso alle crostate: questo il menù della tradizione in Valle Versa e dintorni. Da aggiungere: i mieli, le marmellate, la mostarda, le salse e i condimenti a base di erbe e di ortaggi. Menù valido per tutto l’Oltrepò, “carta dei sapori” nata da un cultura contadina basata sulla coltivazione del grano e sull’allevamento degli animali da cortile e del maiale, sui prodotti dell’orto e su quelli del filare. Che non erano soltanto uva: fra i filari, tradizionalmente venivano coltivate, ad esempio, le fave per utilizzare al massimo il terreno disponibile. Oltre al menù, esistevano e persistono però molte particolarità, talora legate a ricorrenze e festività religiose e laiche, talora a flussi di commerci e spostamenti che interessarono nei secoli l’area oltrepadana