Secondo il Fieschi (“Le Pievi di Volpedo e Viguzzolo”, Alessandria 1938, p.15) l’edificazione della basilica romanica di San Marcello in Montalino risalirebbe al 1035. Ludovico Antonio Muratori, nelle sue “Antichità Estensi”, cita un atto di vendita da parte del Diacono Gerardo al marchese Ugo d’Este che, nel 1025, acquistò terreni ed edifici “in castro de Monte Aloino qui vocatur Maontaino”. E’ probabile che lo stesso Ugo abbia successivamente fatto dono di Montalino al Vescovo di Pavia, nel 1038. Vi esisteva un oratorio di fondazione longobarda risalente al VIII secolo e dedicato al Papa San Marcellino; la tradizione storica indica la costruzione della chiesa e dell’abitato di Montalino agli anni delle incursioni degli Ungari (925 – 974), data la posizione di controllo verso la pianura del sito. Rimaneggiata dopo il Mille, la chiesa è in stile romanico lombardo, con blocchi d’arenaria e mattoni, facciata a capanna con monofore laterali; l’interno è a 3 navate con pilastri in cotto e resti di affreschi trecenteschi. Il campanile è un’aggiunta posteriore. Una leggenda racconta che qui l’Imperatore Federico Barbarossa avrebbe nascosto un tesoro dopo aver saccheggiato Milano.